Descrizione
I bracciali in epoca romana erano comunemente chiamati armillae (da armus, ‘braccio’), ma troviamo citati anche brachialia, circuli e viriolae. Dagli affreschi, dalla statuaria e da alcune citazioni di poeti e storici antichi sappiamo che erano spesso indossati dalle donne in coppia, sia intorno ai polsi, agli avambracci, sia sulla parte alta di entrambe le braccia, tra spalla e gomito.
Dalle evidenze archeologiche, pare che nel mondo romano i modelli più comuni fossero bracciali rigidi a verga tubolare cava ottenuti da lamina ripiegata verso l’interno che si allarga nella parte superiore, o sottili tubolari pieni, singoli o a doppio filo ritorto. esistevano però anche modelli più ricchi, snodati, a traforo, arricchiti da pietre preziose.
Armillae potevano essere indossate anche da uomini, ma se non erano un dono come ricompensa per una vittoria militare erano segno di mollezza o grossolana esibizione del lusso.
Modelli come questo di Baelo Claudia potevano essere utilizzati anche come periscelides (cavigliere), che venivano indossate anch’esse in tibiis sulle gambe, quindi anch’esse a coppie.
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