Descrizione
Pendente con inserito monogramma cristologico, ispirato ad un ritrovamento aureo di Aquileia afferente al IV secolo dC.
I cosiddetti cristogrammi hanno svolto un ruolo importante nel momento in cui la Chesa cercava di indirizzare le genti dal paganesimo verso la nuova religione. Eusebio, nella Vita di Costantino, scritta intorno al 337, descrive la visione celeste manifestatasi all’imperatore come una colonna di luce a forma di croce recante la seguente iscrizione: “In Hoc Signo Vinces “, mentre Lattanzio, nel suo De mortibus persecutorum, datato tra il 313 e 316, riferisce che Costantino, ispirato da una visione onirica che profetizzava la sua vittoria sotto il segno del Dio dei cristiani, fece riprodurre sugli scudi dei soldati il misterioso emblema ottenuto dalla sovrapposizione delle due lettere Chi e Rho iniziali del nome di Cristo in greco. Il trattato Lattanzio rappresenta il certificato di nascita del Monogramma: il Chrismon. Questo simbolo si diffuse, grazie soprattutto alla sua riconoscibilità immediata, diventando una delle più popolari e universali immagini iconografiche della religione cristiana. Da manifesto di fede di un imperatore vittorioso, come era la concezione iniziale, diventa nei secoli simbolo di cristianità.
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